GTI alla Fiera del Turismo di Rimini, una preziosa occasione di incontro e di dibattito

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Se a Rimini è intitolato il romanzo cult degli anni Ottanta di Pier Vittorio Tondelli e Rimini Rimini è un film trash dello stesso periodo, oggi – parafrasando Paolo Conte – potremmo dire Rimini per noi: sì, perché Rimini, anche quest’anno, sarà luogo di incontro, confronto, dibattito fra gli operatori, le istituzioni e le rappresentanze di categorie che operano nel comparto del turismo, in occasione del TTG travel experience. L’annuale Fiera si inaugura mercoledì 10 e proseguirà sino a venerdì 12, proprio nella città romagnola; e sarà aperta in orario 10-18 (con chiusura anticipata di un’ora l’ultimo giorno).
GTI naturalmente sarà presente con un proprio spazio (al Padiglione A5 – stand 187, a fianco della Regione Lazio) e sarà rappresentata dal presidente Simone Franci, dalla vicepresidente Claudia Sonego e dal segretario Paola Artizzu. L’occasione è preziosa per ritrovarsi con i soci per scambiarsi idee e opinioni, partecipare agli eventi e animare il confronto che il salone propizierà. GTI, in particolare, ribadirà le proprie ferme convinzioni in tema di rilancio e qualificazione dei servizi turistici. Prima di tutto la necessità di dare piena attuazione allo spirito della legge 97/2013 che introduce anche in Italia, coerentemente con l’ordinamento in vigore negli altri Paesi della comunità europea, la figura della guida turistica nazionale: vanno, in proposito, definite le modalità di svolgimento degli esami di abilitazione, ma soprattutto i percorsi di formazione e di aggiornamento permanente, indispensabili a garantire ai fruitori del servizio una solida preparazione degli operatori e un costante impegno in termini di qualificazione del loro bagaglio professionale.
E’ noto come su questo punto gli orientamenti delle varie associazioni di categorie siano difformi e il dibattito risulti spigoloso. Ma GTI è fermamente persuasa che indietro non si possa e non si debba tornare per non continuare ad alimentare una concezione vernacolare della figura della guida turistica che fa del localismo una bandiera che prescinde da ogni altra razionale considerazione e che discrimina l’esercizio della professione da parte degli operatori e non tutela i diritti dei turisti, i fruitori del servizio, in funzione dei quali vanno orientate le politiche del settore.
Anche di questo discuteremo a Rimini: e sarà pure l’occasioni per incontrare e avviare un confronto anche con chi ancora non ci conosce. Sarà pure l’occasione per definire, in positivo i tratti peculiari del nostro lavoro. E per segnalare le tante iniziative di promozione e divulgazione che in questi anni GTI ha realizzato come, per esempio, quella rivolta ai giovani migranti, ragazzini ai quali, in una logica di accoglienza e di inclusione, si è gratuitamente offerta la possibilità di visitare, con l’ausilio delle nostre guide, i territori dei quali sono ospiti, dando loro l’opportunità di godere della bellezza dei tesori artistici e naturali; una maniera per ribadire e ricordare che la cultura è universale e che tutti devono poterne godere.