Come aderire al ricorso contro il DM ‘siti’
10/02/2016
DM siti in GU
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Frequently Asked Questions, LE FAQ DEL RICORSO

1. Perché devo fare ricorso se le Regioni riconosceranno il mio patentino come titolo?
—- Leggete bene il dm: impossibile che le Regioni riconoscano in automatico il patentino. Non c’è scritto da nessuna parte che sarà così. È il dm che fissa le regole per il ricorso e non le guide che pensano sia utile portare avanti singole trattative.
L’esame, dice il dm, sarà per titoli formali e non ed esperienza. Questa è la regola fissata dal dm. Nessun automatismo.

2. Ci sarà un esame? O come sento dire in giro ci sarà una “sanatoria” per tutti?
—- Non ci può essere alcuna “sanatoria”. Non è scritto da nessuna parte del dm. C’è, invece, la norma transitoria che è stata inserita per le guide già abilitate.
Ci sarà un esame. Ogni Regione o Provincia autonoma dovrà pubblicare un bando d’esame con la tabella di riferimento in merito ai titoli formali e non formali ed esperienza e si passa l’esame se si raggiunge un punteggio di 70/100. Quindi tutte le guide già abilitate dovranno essere ricertificate. Lo dice il dm nella norma transitoria.

3. L’avviso pubblico per essere tutti ricertificati e le relative procedure saranno a carico delle Regioni?
—- Spetta a ciascuna Regione organizzarsi per tutto l’iter di ricertificazione. Ciascuna guida per avere la qualifica di guida di sito dovrà iscriversi all’esame e tale esame avrà un costo di iscrizione che potrebbe ragionevolmente superare i 100€ (se teniamo conto di quanto è costato fino ad ora iscriversi ad un esame abilitante o solo di estensione linguistica).
Ogni guida che volesse estendere la propria abilitazione per i siti protetti di altre Regioni dovrà sempre attendere un bando d’esame (almeno ogni due anni, termine puramente indicativo e, dunque, non perentorio) e pagare ogni volta. Nessun esame è gratis e a carico totale dell’amministrazione locale.

4. Perché la quota del ricorso è di €200?
—- Perché è una cifra lorda (da portare in dichiarazione dei redditi), e poiché, specialmente, i gradi di giudizio saranno molto probabilmente tre:.TAR, Consiglio di Stato e Corte di Giustizia Europea. E corrisponde all’incirca al compenso di una mezza giornata di lavoro per alcuni, di una intera giornata per altri. Un minimo investimento per un risultato importante a tutela del diritto al lavoro.

5. Perché c’è la scadenza del 15 febbraio? AGGIORNAMENTO!!! 
—- Data la pubblicazione in GU del Decreto e le numerose richieste pervenute, il termine per aderire al ricorso è stato prorogato al 30 marzo.
Perché è bene non tergiversare e aderire in tempi rapidi. Essere pronti e determinati è indispensabile. Specialmente depositare il ricorso senza indugi. E fidarsi dell’assistenza legale è tanto importante quanto chiediamo noi stessi fiducia ai nostri clienti. Ad ogni professionista il proprio lavoro!

6. Perché facciamo ricorso?
—- Per sospendere un provvedimento altamente lesivo dei diritti di libera prestazioni dei servizi e di libera circolazione delle professioni.
Perché vogliamo che tutte le guide italiane siano trattate alla stessa maniera.
Perché urge una riforma generale della professione.
Perché l’abusivismo non si combatte con l’istituzione di migliaia di siti protetti incontrollabili ma con poche regole chiare e uguali per tutti.